intervista di Cibotto Enrico direttore artistico Riso fa buon sangue 30 aprile 2020
Vincitori premio Peggio di cosi 2008 Nel 2005 iniziano il laboratorio Zelig di Bologna. Sono finalisti al Festival Nazionale di Martina Franca (TA), al Premio Charlot di Paestum, al Sarchiapone d’Oro di Cervia e al Festival delle Arti di Bologna. Vincono l’edizione 2005 di Ciak si Ride a Forlì e il festival RidiRiccioneRidi (premio del pubblico e della giuria). Nel 2006 sono secondi al Festival Nazionale del Cabaret di Benevento e al Premio Alberto Sordi di Faenza. Vincono il Festival LOCOMIX di SAN MARINO (premio del pubblico e della giuria) del circuito BravoGrazie (parteciperanno all’edizione televisiva a gennaio 2007). Da marzo 2006 sono nel cast della trasmissione “Fiori di Zucca” su OdeonTV.
RidiRiccioneRidi (premio del pubblico e della giuria). Nel 2006 sono secondi al Festival Nazionale del Cabaret di Benevento e al Premio Alberto Sordi di Faenza. Vincono il Festival LOCOMIX di SAN MARINO (premio del pubblico e della giuria) del circuito BravoGrazie (parteciperanno all’edizione televisiva a gennaio 2007). Da marzo 2006 sono nel cast della trasmissione “Fiori di Zucca” su OdeonTV.
1. Ciao CRISTIANO ti ritroviamo a casa in questo periodo “particolare”, un mondo diverso dal tuo mondo di serate e di pubblico che assiste i tuoi show…direi che è una scelta dettata dalle situazioni, che fa in questi casi un comico, un artista? Ho trovato in taverna a casa un sacco di ricordi che mi hanno ricordato le tante serate fatte assieme al mio socio Cristiano…ho dormito troppe volte fuori casa in sua compagnia che la moglie potrebbe essere quasi gelosa…
2. Chi sei? Giacomo Duo Torri Bologna
3. Che rappresenta per te la comicità? Regalare una risata, ridere assieme, portare in giro il buonumore mi ha fino ad oggi dato soddisfazioni importanti. Quando funziona la risata del pubblico è adrenalina pura che associata ad un buon calice di vino ti dona un senso di libertà
4. Quale mestiere facevi prima di entrare nel mondo dello spettacolo? Ho iniziato a fare le serate molto giovane e quindi è stato quasi obbligatorio trovare ad un certo punto della mia vita uno stipendio fisso, l’impiegato, che potesse farmi proseguire il cammino non sempre facile del comico
5. Come fa uno che ha fatto il tuo lavoro a trasformarsi in comico? Ce L’hai dentro…l’empatia, la battuta, la faccia di bronzo per rompere il ghiaccio con la risata è spontanea. Altrimenti non funziona
6. Quale altro mestiere avresti potuto fare? L’autista di pullman per bimbi. Un modo per conoscere nuovi posti animando con allegria i bimbi
7. In un’epoca dominata dalla televisione, perché ritornare a fare le piazze o teatri? Perché l’applauso del teatro o la risata della piazza è più liberatoria e coinvolgente
8. Nei panni di uno spettatore, rideresti alle tue battute? Riderei più alle facce
9. Il ricordo più bello della tua carriera? Devo ammettere che i complimenti di Vincenzo Cerami e Raffaele Pisu sono quelli meno aspettati e più intensi. “Puoi fare qualsiasi cosa sul palco grazie al vostra semplicità di fare ridere con lo schema spalla/comico”
10. Quello più imbarazzante? Avete un pezzo dove siete più volgari
11. Potresti diventare un donatore di sangue? Si, prima vorrei essere certo di non fare danni…essere controllato
12. Perché No (eventualmente)?
13. La tua più bella battuta…Essendo comicità di situazione, non abbiamo battute con testi esilaranti…funziona molto quando prendo in giro il mio socio…in uno scketh dove suoniamo il violino e leggiamo la musica: cinques più cinques: fa diesis
il meno serio della coppia, sembrerebbe, ciao GIACOMO, qui il tuo video legato alla donazione del sangue!