Una cosa mi hanno insegnato questi anni di collaborazione con Riso Fa Buon Sangue: il detto “volere è potere”, non può sempre applicarsi. E’ una visione delle cose che sa di irrealismo, soprattutto quando si attribuisce all’allestimento di eventi di grande portata, come lo show programmato per il 26 dicembre 2017, al Palamazzalovo di Montebelluna (Tv).
Un appuntamento come questo, è sempre carico di attesa e impone che molte “teste” (Riso Fa Buon Sangue insieme ad Associazione Culturale Oberon Architettura di una Primavera) e partner (nello specifico: Avis Comunale Montebelluna, la Biblioteca di Montebelluna, Avis Regionale Veneto e il Comune di Montebelluna) trovino il modo di convivere e coesistere. Inoltre, quando si ripropone uno specifico format, si vive con il timore di tradire le aspettative del proprio pubblico.
Però, a dirvela tutta, non credo che questi siano davvero i problemi più grandi che si incontrano quando si vuole organizzare qualcosa. La vera sconfitta è non tentare nemmeno! Di sicuro, la paura di non registrare il successo del 2016, si è presto dissipata quando, già un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, ci siamo resi conto che i posti a sedere disponibili, fra tribune numerate (oltre 1640 posti) e spazio sottostante al palco (di circa 950 posti), si stavano presto esaurendo.
Fortemente voluto, lo spettacolo ha così avuto modo di vedere la luce e trarre la sua forza PROPRIO dalla poliedricità degli organizzatori: Enrico Cibotto, direttore artistico che, da ben 7 anni, si impegna a portare, nelle situazioni più diverse, lo spirito di RFBS in tutta Italia; Marco Cadorin, Francesco Sartoretto e Lorenzo Zamboni di Oberon che, essendo proprio di Montebelluna, hanno messo il cuore nell’evento, con la volontà specifica di creare un momento di condivisione e riflessione all’interno della loro stessa comunità. Sentimento che, salendo sul palco, Dino Bottin (Assessore Attività Produttive, Sociale e Pari Opportunità) ha ribadito. Maria Teresa Perin, Presidente Avis Montebelluna con cui abbiamo già collaborato in passato, ha lasciato che fossero i ragazzi della sua sezione a testimoniare e rappresentare il lavoro, spesso silenzioso, che Avis svolge ogni giorno. E se questi 4 giovani, con il loro sorriso, non vi avessero totalmente convinto, la proiezione del video di Lorenzo Baglioni, “Volontariato”, in cui si immagina di creare un allegro tormentone musicale che spieghi cosa sia, appunto, il volontariato, penso abbia fatto il resto!
Le grandi aspettative del pubblico derivavano anche dal cast che – fra comici, cantanti e la Righéa Big Band – si componeva di qualcosa come 30 artisti (numero raramente raggiunto, escludendo iniziative particolari, all’interno di una normale tappa di tour RFBS). Partendo da Paolo Favaro, sempre amatissimo con il suo Gino Bueghin, arrivando ai super ospiti Senso D’Oppio e Paolo Migone, credo che ci sia stata possibilità davvero per tutti di divertirsi.
Gli stessi organizzatori, hanno sfoderato le loro doti artistiche in un divertente sketch in cui Marco e Francesco, vestendo i panni delle “vecchiette” che tante volte sono apparse sul palco RFBS, si ritrovavano al cimitero, incontrando il becchino, ovvero Lorenzo.
E’ stato anche presentato il contest MUSICA FA BUON SANGUE, un nuovo format in cui la musica, una lingua universale e molto vicina ai giovani, verrà utilizzata come valido strumento per portare all’attenzione i messaggi sociali di cui ci facciamo promotori. Mi dispiace poter fare solo una carrellata veloce dei cantanti intervenuti, ma avremo modo di conoscerli meglio durante il tour 2018: Chiara Beltrame, ha aperto la serata con una canzone dal tema natalizio, ovvero “Let it snow” (Michael Bublé). Il secondo cantante che il pubblico ha ascoltato è stato Gianluca Boscolo, con “Angels”, avendo già all’attivo vari tributi a Robbie Williams. Vivian Grillo, affiancata da un vero Babbo Natale, ha portato “Santa Baby” (Eartha Kitt); Elisa Meo con un pezzo di Amy Winehouse, ovvero, Valerie; infine Giorgio Zuccolo, con 40 anni di esperienza, si è esibito in “Rock And Roll” dei Led Zeppelin, pezzo che lo rappresenta benissimo, essendo conosciuto per la sua voce potente. Alessandro Peroni, ha avuto l’onore di chiudere lo spettacolo con “White Christmas”.
Tutte le canzoni sono state eseguite con la musica dal vivo della Righéa Big Band, diretta da Denis Feletto.
Chi ha saputo tenere a bada tutte queste diverse personalità, se non un personaggio dalle mille anime come Paolo Franceschini, presentatore della serata?
Prima della conclusione, è stato ricordato che parte del ricavato dell’evento sarà donato a A.I.L, che promuove e sostiene la ricerca scientifica per la cura di leucemie, linfomi e mieloma. In questo ambito, Marco Cadorin, rivolgendo accorate parole a tutti i presenti, ha avuto il grande pregio di spiegare, senza mezzi termini, che l’associazione, assolvendo anche il compito di assistere i malati (fra cui molti piccoli), ha bisogno di costanti fondi, senza i quali non potrebbe garantire l’apporto scientifico e umano di cui si fa promotrice. Perché, e questo ve l’ho già detto in apertura, non sempre “volere è potere”. A volte non basta e serve qualcosa di più!
Grazie a tutta Montebelluna, e al pubblico venuto da fuori, che ha deciso di passare la serata di Santo Stefano con noi, considerandoci nel modo più bello che possa esistere: AMICI!
Dopo aver toccato la provincia di Treviso, il 30 dicembre 2017, torneremo nella città natale degli Amici del Cabaret (associazione da cui è nato il progetto RFBS), ovvero Lendinara (Ro), per proporre un secondo appuntamento, sempre pensato con l’intento di dare un aiuto concreto alla comunità…insomma, qui non ci si ferma mai!