“Quante volte abbiamo sentito che: riso fa buon sangue? Oggi cercheremo di scoprire l’attendibilità di questo proverbio, cercando di soffermarci sulle potenzialità dell’umorismo e riflettendo dei modi in cui la nostra associazione sfrutta ciò per promuovere l’importante gesto della donazione.”
Già la cultura greca considerava l‘umorismo e la risata che da esso scaturiva, un fattore di promozione della buona salute, non solo mentale, ma..
…anche fisica. Ma è soprattutto nel corso degli ultimi anni che la scienza, attraverso studi scientifici, ha deciso di indagare l’attendibilità della relazione fra umorismo, risate e salute. Il campo di indagine è assai vasto, ma si può dire in generale, per inquadrare la questione, che le emozioni positive -quali possono essere la gioia e l’allegria che nascono dall’umorismo- hanno un effetto migliorativo sulla qualità della vita.
La risata, che nasce dall’umorismo, non è solo una conseguenza a qualcosa di divertente, ma è un vero e proprio modo di affrontare la vita e i suoi momenti di crisi. Le emozioni positive, anche quando ci troviamo davanti ad un problema, ci aiutano a mobilitare le nostre virtù e punti di forza, distanziandoci emotivamente dalla situazione per fronteggiarla con più padronanza. Spesso non c’è momento più difficile di quello della malattia -e dell’eventuale ricovero in ospedale- ecco che l’umorismo può essere un utile strumento sanitario e medico.
La “comicoterapia” risulta essere un perfetto esempio di ciò che si sta dicendo. Basta pensare alla “clownterapia”, cioè all’intervento umoristico dei clown in un ambiente sanitario. Il clowining è impiegato anche con ragazzi difficili, anziani o portatori di handicap, questo perché l’umorismo è in grado di modificare lo stato di un individuo, aumentandone la forza emotiva e lavorando sull’atteggiamento con cui affronta la sua situazione.
In ambito ospedaliero i clown hanno un effetto benefico soprattutto sui bambini: creando un ambiente sereno, i piccoli pazienti si rilassano e gestiscono meglio lo stress della vita ospedaliera. Attraverso il gioco si parla di malattie e si riducono le emozioni negative, lasciando spazio a quelle positive, che permettono al bambino di gestire la sua condizione di paziente. Soprattutto si ironizza sulle pratiche mediche, sdrammatizzandole. Esattamente quello che vari comici RFBS hanno fatto salendo sul nostro palco. Ironizzando sulla paura degli aghi o del dolore in generale, hanno umanizzato le paure di molti, invece di liquidarle come sciocche, rischiando di allontanare il possibile donatore che si sentirebbe “accusato”.
Riso Fa Buon Sangue, spesso -parlando di donazione- ha dovuto confrontarsi anche con il tema della malattia. Ne è stata un esempio la tappa del Tour estivo di Vittorio Veneto, domenica 13 luglio, in cui il giovane Giovanni Spitale ci ha parlato della sua malattia. Giovanni ha dato, al pubblico presente, una nuova chiave di lettura della sua esperienza, per trasformare una situazione negativa in qualcosa di diverso. Ha cercato di vedere sé stesso al dì la di “individuo ammalato”, riprendosi la sua identità. Ed è riuscito a fare questo proprio grazie all’umorismo! Ridere della sua situazione non è stato un atto svilente, ma un modo per partecipare e condividere, con il calore della risata, anche i lati bui della vita.
Ma la questione, si diceva, è assai complessa. Infatti, non tutto l’umorismo stimola emozioni buone e gioia sincera: il sarcasmo o la derisione, pur facendo nascere una risata, non promuovono il benessere fisico e mentale.
Inoltre, non si ha qui la pretesa di far credere che basti ridere per guarire, tuttavia certi mali non possono essere curati solo con una pillola.
Riso Fa Buon Sangue, con i suoi spettacoli e le attività che costantemente promuove, pone l’accento sulla collaborazione e sulla disponibilità verso gli altri, come valori propedeutici all’avvicinamento alla pratica della donazione. Donazione non solo di sangue, ma anche di una serata piacevole, arricchita dalla bravura di tanti comici che dispensano allegria.
Se vi va, commentando o mandando un messaggio sulla pagina di Facebook di Riso Fa Buon Sangue, raccontateci l’importanza che ha avuto l’umorismo e la risata in un momento difficile della vostra vita, connesso alla malattia. Anche questa è una forma di donazione.
A presto!