“Vi è una grande differenza tra il non poter donare e il non voler donare. Per coloro che non possono sottoporsi a questa pratica, i modi per aiutare e sostenere l’Avis sono davvero tanti, scopriamoli insieme!”
Purtroppo non sempre, anche se lo si desidera fortemente, si può donare il sangue. Per legge, esistono delle condizioni che esonerano dalla donazione, per un periodo temporaneo o permanente, alcune categorie di persone. Tutto ciò non deve essere visto o vissuto come una “punizione” perchè è il modo attraverso cui l’Avis tutela la salute non solo di chi riceve il sangue, ma anche di chi vorrebbe donarlo.
Aiutare gli altri è gratificante e, per non negare a tanti volenterosi questa sensazione, l’Avis è aperta e accoglie tutti. E’ vero che la raccolta di sangue è il suo obiettivo principale, ma -come associazione- promuove anche il senso civico, quale diversa sfaccettatura della “donazione” (di tempo, volontà, forze…).
Diffondere e promuovere questo messaggio di solidarietà è qualcosa che possiamo fare tutti, nella vita quotidiana, al di là della donazione di sangue in sé.
La stessa Avis, per fare ciò, è sempre in prima fila nell’organizzare eventi divertenti e spensierati e Riso Fa Buon Sangue, con i suoi spettacoli, è l’emblema di questa bellissima tendenza! I più giovani, che non hanno ancora raggiunto la maggiore età, possono impegnarsi e dedicarsi alle mansioni organizzative, divertentosi e socializzando con altre persone, con cui condividere la bellezza dei grandi valori. Feste all’aria aperta, concerti, gite, maratone, spettacoli, corsi… perché l’Avis è anche questo!
Coloro che hanno una età compresa tra i 18 e i 28 anni possono, inoltre, partecipare ai progetti di Servizio Civile Nazionale promossi dall’Avis. I bandi di selezione sono sempre pubblicati sul sito www.avis.it e nei siti delle singole Avis. Se desiderate informarvi più a fondo su questa possibile esperienza, potete contattare l’AVIS Nazionale al numero: 02/70.00.66.43 oppure scrivere all’indirizzo e-mail: serviziocivile@avis.it .
Chi per motivi di salute o limiti di età non può più donare, rimane ugualmente una fonte preziosa perché, con la sua passata esperienza di avisino, può aiutare chi è ancora in dubbio rispondendo ai suoi quesiti o accompagnandolo al centro trasfusionale, dopo la compilazione della domanda Avis. Inoltre, una recente ricerca ha dimostrato che avere in famiglia un donatore avvicina i più giovani al volontariato Avis. Perché la”carriera” di un avisino non finisce mai e non esistono -e mai esisteranno- donatori di serie A e donatori di serie B.
Ricordatevi che, come esprime il nome stesso dell’associazione, l’Avis è un gruppo di volontari con lo scopo di invogliare più persone possibili a donare: tutti posso aiutare, nelle proprie possibilità e svolgendo le mansioni a cui è più portato, a raggiungere questo traguardo. E’ anche un modo per crescere nelle competenze professionali e realizzarsi come cittadino consapevole.
Un “donatore alternativo” è il nostro amatissimo Francesco Damiano: per motivi di salute, non può più donare il sangue, ma è attivo con la nostra associazione per promuovere, con un mix di simpatia e professionalità, questo gesto.
In più, se volete esaltare il lavoro e la passione della vostra Avis, potete partecipare, inviandoci la vostra candidatura, agli IBA2015. Seguite questo link https://www.risofabuonsangue.it/ e “fate il vostro gioco”.
E voi? Siete dei donatori “alternativi”? Se vi va, raccontateci la vostra esperienza scrivendo al nuovo indirizzo e-mail: ufficiostamparfbs@gmail.com, noi pubblicheremo la vostra storia… perchè anche questa è una forma di “donazione”!
A prestissimo!