intervista di Cibotto Enrico direttore artistico Riso fa buon sangue 14 aprile 2020
Nato a Rivoli (TO) ha trascorso a Reggio Calabria l’infanzia e la giovinezza.Ha frequentato la scuola di dizione e recitazione presso il Teatro Calabria diretto da Rodolfo Chirico e Gianni Diotayuti, poi a Milano per tre anni il Laboratorio dell’attore diretto da Raul Manso.Ha vinto i primi premi nei principali concorsi di cabaret d’Italia. Il successo è arrivato allo Zelig di Milano a fianco di David Riondino. Ha lavorato per Rai, Mediaset, La 7, Telemontecarlo e Radio 105 ed ha debuttato14
nei più prestigiosi teatri italiani come il Parioli di Roma ed il Ciak di Milano. Ha trovato anche il tempo per racchiudere la sua filosofia nei libri “Menefotto” (1998) e “L’importanza di essere Barbaro” (2017).
1. Ciao ROCCO ti ritroviamo a casa in questo periodo “particolare”, un mondo diverso dal tuo mondo di serate e di pubblico che assiste i tuoi show…direi che è una scelta dettata dalle situazioni, che fa in questi casi un comico, un artista? Tutto quello che si può fare in casa. Tutto! 2 Sono un essere umano.
2. Chi sei? l’ironia e l’autoironia sono sinonimo di spiccata intelligenza.
3. Cosa rappresenta per te la comicità? Ho fatto tanti lavori dopo il diploma di maturità scientifica per ultimo il ferroviere.
4. Quale mestiere facevi prima di entrare nel mondo dello spettacolo?Ho fatto tanti lavori dopo il diploma di maturità scientifica per ultimo il ferroviere.
5. Come fa uno che ha fatto il tuo lavoro a trasformarsi in comico? Sono le vicissitudini della vita che ti fanno diventare un comico.Grazie alla totale insoddisfazione del lavoro che facevi.
6. Quale altro mestiere avresti potuto fare? Qualunque pur di sopravvivere.
7. In un’epoca dominata dalla televisione, perché ritornare a fare le piazze o teatri? Dipendesse da me farei anche la televisione cercando di renderla meno auto referente e più di tutti.
8. Nei panni di uno spettatore, rideresti alle tue battute? Naturalmente sì!
9. Il ricordo più bello della tua carriera? Non me lo ricordo, troppi.
10. Quello più imbarazzante? Ogni volta che entro in scena.
11. Potresti diventare un donatore di sangue? C’ho provato ma mi è andsta male.
12. Perché No (eventualmente)? Per via di un farmaco che assumo.
13. La tua più bella battuta…Troppe per sceglierne una: le altre si arrabbierebbero.?
la scelgo io una delle tante che hai: Aveva gli occhi a mandorla, glieli ho schiacciati. …Grazie ROCCO, alla prossima, qui il tuo video legato alla donazione del sangue!