intervista di Cibotto Enrico direttore artistico Riso fa buon sangue 12 aprile 2020
nasce a Ferrara l’11 Ottobre 1977. Showman di professione, comicista (come si definisce lui) metà comico e metà ciclista, si è esibito in piazze e teatri di tutta Italia oltre ad essere protagonista di diverse trasmissioni televisive: Eccezionale veramente su La7 e Colorado su Italia1, Stasera mi butto su Rai1, Bravo Grazie! su Sky, Zelig Off su Italia1, Central Station su Comedy Central, Sketchup su Disney Channel, Tu si quel vales su Canale 5, ecc. Quando non è impegnato in queste cose, si diverte pedalando in sella alla sua bicicletta. nel 2016 Avis Bike
Tour attraverso la via Francigena dalla Valle d’Aosta a Roma. Nel 2017 ha affrontato la prima gara di ciclismo della sua vita L’Himalayan Highest MTB Race è la gara a tappe più alta del mondo, si corre nel Ladakh, il piccolo Tibet, ed il percorso prevede di superare diversi passi oltre i 5000m fino al passo carrozzabile più alto del mondo, il KhardungLa, situato a 5602 metri s.l.m.
1. Ciao PAOLO ti ritroviamo a casa in questo periodo “particolare”, un mondo diverso dal tuo mondo di serate e di pubblico che assiste i tuoi show…direi che è una scelta dettata dalle situazioni, che fa in questi casi un comico, un artista? Beh diciamo che con l’inatteso cambio (positivo) di vita che mi è capitato dallo scorso Settembre, il fatto di poter essere in onda quotidianamente su Radio Kiss Kiss col mio programma, ha fatto si che la mia vita abbia subito certamente dei cambi ma, in tutta sincerità, nemmeno in modo così drastico.
2. Chi sei? Ah pensavo lo sapessi già visto che mi hai mandato la mail. Sono Paolo Franceschini, il Comicista. Quello bello. Ti ricordi di me?
3. Cosa rappresenta per te la comicità? Ti rispondo con una bellissima frase del fumettista Leo Ortolani: se la vita ha un senso, dev’essere il senso dell’ironia.
4. Quale mestiere facevi prima di entrare nel mondo dello spettacolo? Se per mestiere si intende “modo di percepire del denaro”, nell’ordine ho fatto: raccoglitore di frutta, animatore turistico, rappresentante (per soli 3 mesi ma l’ho fatto). Poi mi sono reso conto che stare alle dipendenze non faceva per me così sono diventato imprenditore di me stesso. Prima come artista (facendo spettacoli di strada, spettacoli di magia per bambini, serate di animazione e musica, fino ad arrivare al cabaret), poi ho anche avuto per quasi 10 anni una società di organizzazione eventi aziendali.
5. Come fa uno che ha fatto il tuo lavoro a trasformarsi in comico? Semplicemente buttandosi su un palco senza avere paura e facendo sul palco le stesse cose che si facevano tra amici.
6. Quale altro mestiere avresti potuto fare? Potuto non lo so. Ma quando da ragazzino pensavo a cosa mi sarebbe piaciuto fare, mi ricordo di 2 mestieri: il benzinaio e il gestore di una libreria. Ma non lo racconto in giro.
7. In un’epoca dominata dalla televisione, perché ritornare a fare le piazze o teatri? Perché nulla è più bello delle piazze e dei teatri dove hai un rapporto diretto col pubblico e il pubblico diretto con l’artista.
8. Nei panni di uno spettatore, rideresti alle tue battute? Ovviamente si!
9. Il ricordo più bello della tua carriera? Ne ho tanti. Ho avuto tantissime soddisfazioni, in ogni campo. Sicuramente ricordo con gusto tutte le volte che prima di iniziare uno show o un evento mi sembrava di dover affrontare una situazione impossibile, salvo poi uscirne non solo bene ma addirittura, e permettimi di fare lo sborone, trionfante!
E poi mi piace sempre ricordare che, sebbene abbia un valore fine a se stesso, detengo comunque il Guinness World Record per lo Spettacolo Comico più Alto al Mondo, dopo essermi esibito, il 25 Aprile 2019, a 5270 mt al Campo Base dell’Everest
10. Quello più imbarazzante? Alcune esperienze TV in cui ho sofferto tantissimo il fatto di non potermi esprimere come volevo, andando quindi in onda con “pezzi” che in realtà non mi rappresentavano. Ma sono state comunque esperienze molto formative!
11. Potresti diventare un donatore di sangue? La mia storia riguardo la donazione del sangue è un po’ articolata. Da anni sostengo ogni iniziativa possibile ma lo faccio da tifoso esterno. Può sembrare un “predicare bene e razzolare male” ma, come nel calcio, sono molto importanti anche i tifosi, non solo chi scende in campo.
12. Perché No (eventualmente)?
13. La tua più bella battuta…
Probabilmente non è la più bella, ma ce n’è una che ricordo ancora esattamente quando è stata partorita e che, a distanza di, credo, 12-13 anni, faccio ancora. E mi fa ancora ridere.Ero al telefono con un’amica che mi racconta di un viaggio che avrebbe voluto fare in Canada, quando ad un certo punto mi dice “Vorrei andare nel Quebec”. – Ed io: “ci sono stato!” – Lei: “Ma dai? E com’è?” – Io: “Bellissimo e mi sono trovato subito in sintonia con gli abitanti perché mi hanno accolto benissimo col mio portafortuna” Lei: “??? Ma dai? – E che portafortuna era?” – Io: “Un tucano” – Lei: “Un tucano?!?!?” – Io: “Si. E quando sono entrato col tucano sulla spalla tutti gli abitanti mi hanno detto <Que-bec!>” Cioè, non è che la dico così eh. Però era nata così….Fa ridere solo me eh…
ad un grande amico si può perdonare tutto, anche questa…Grazie Paolo, alla prossima, qui il tuo video legato alla donazione del sangue!