intervista di Cibotto Enrico direttore artistico Riso fa buon sangue 21 aprile 2020
Figlio d’arte da parte di madre, viene a stretto contatto con le migliori figure del teatro italiano come Giorgio Streheler, Tino Buazzelli, Dario Fo, Paolo Panelli, Bice Valori ed Eduardo De Filippo. Nel 1977 lavora per il Teatro Regionale Toscano e l’anno dopo cominciano le sue prime esperienze di Teatro-Cabaret. Gianni Magni ha un ruolo importante per la sua formazione artistica. Nel 1978 una nuova esperienza con il cabaret accanto a Gianni Magni del mitico gruppo dei GUFI. La completa formazione artistica di MIDANI si esprime oltre che nei testi di cabaret e di teatro, nella partecipazione come attore a lavori di grande risonanza. Lavora nell’ultima edizione “Non stop” per la regia di Enzo Trapani. Fa il capitano dei Carabinieri nella “Piovra 4” con Michele Placido. Con il Teatro Filodrammatici di Milano, è attore nelle “Farse” di Dario Fo, per la regia di Arturo Corso (stagione teatrale ’89/’90). Nel 1997 e nel 2005 vince
il Premio Walter Chiari, per il monologo comico, nello stesso anno al teatro “Novelli” di Rimini curato l’adattamento e la regia de “La traviata” di Giuseppe Verdi. Da anni le sue personalizzazioni delle convention aziendali lo hanno reso uno specialista della comunicazione d’impresa
1. Ciao amico mio, ti ritroviamo a casa in questo periodo “particolare”, un mondo diverso dal tuo mondo di serate e di pubblico che assiste i tuoi show…direi che è una scelta dettata dalle situazioni, che fa in questi casi un comico, un artista? In questa assurda e drammatica situazione, mi sono reso conto che non siamo noi ad avere bisogno del pubblico, ma è il pubblico ad avere bisogno di noi, ora che possiamo vedere cosa significa una società, senza Teatro senza Spettacolo senza danza senza musica senza cinema, ma solo con la solita e annoiante televisione ,ci rendiamo conto di di quanto gli artisti che sanno lavorare ,come si dice oggi dal vivo, sono una fonte inesauribile di emozione. Io sto a casa e mi preparo per riportarvi nel magico mondo delle emozioni e delle risate.
2. Chi sei? Da più di mezzo secolo.. mi chiamano Norberto Midani, Quello è il mio nome, chi sono io però non so se sono in grado di dirlo ,so che amo vedere la gente sorridere…
3. Che rappresenta per te la comicità? La comicità per me è :passione, scelta, professione, previsione, anticipazione, ironia, senso del grottesco, potrei andare avanti una vita ,ma fondamentalmente rimane una sola parola “passione”.
4. Quale mestiere facevi prima di entrare nel mondo dello spettacolo? Dopo le Scuole medie ho cominciato a fare un corso di teatro in Francia con l’Università internazionale del teatro di Parigi, poi ho lavorato con Gianni Rodari poi sul mio sito www.norbertomidani.it potete vedere tutto quello che ho fatto, A volte ci vado anch’io a vedere perché non mi ricordo tutto quello che ho fatto….
5. Come fa uno che ha fatto il tuo lavoro a trasformarsi in comico? Grazie al cielo ho sempre solo fatto questo mestiere ,il teatro e lo spettacolo… quindi non so risponde a questa domanda…
6. Quale altro mestiere avresti potuto fare? Non credo che avrei potuto fare qualunque altro mestiere: la mia grande soddisfazione è che ho fatto il mestiere che ho voluto… Per quanto riguarda il successo invece ne parliamo un’altra volta.
7. In un’epoca dominata dalla televisione, perché ritornare a fare le piazze o teatri? questa non è un’epoca dominata dalla televisione, è un’epoca addormentata dalla televisione, le piazze e teatri rimangono luoghi di aggregazione e di emozioni, le mozione esce solo nello spettacolo dal vivo,la televisione è un grande occhio sul mondo ma ,un occhio molto freddo…..
8. Nei panni di uno spettatore, rideresti alle tue battute? Nel mio modo di fare spettacolo c’è una parte di me che durante la serata si siede in platea, quando ride quella parte di me di solito ride anche il pubblico
9. Il ricordo più bello della tua carriera? ho troppi ricordi per sceglierne uno… Per questo prima di andarmene da questa terra scriverò anch’io un libro….
10. Quello più imbarazzante? una sera in un mitico locale del cabaret milanese il Ca’ Bianca, in una saletta, che chiamavamo la saletta piccola, c’erano 30 persone a vedere lo spettacolo, io ho provato tutte le mie battute più belle di repertorio, esageravo i tempi, cercavo di farli ridere, di strappare un applauso, niente, silenzio assoluto… Ho anche pensato deve essere la mia fine come comico, poi mi hanno detto che erano tedeschi….
11. Potresti diventare un donatore di sangue? Ho molta paura degli aghi, sono già stato donatore … diciamo che non sono molto costante…
12. Perché No (eventualmente)?
13. La tua più bella battuta...È molto difficile per un attore Cabarettista decidere qual è la più bella battuta…eccone una che sento molto anche dentro al mio cuore: “i soldi mi hanno sempre in seguito, ma non sono mai riusciti a prendermi “
troppi anni che ti conosco potevo scriverla io questa intervista …Grazie NORBERTO alla prossima, qui il tuo video legato alla donazione del sangue!