intervista di Cibotto Enrico direttore artistico Riso fa buon sangue 15 aprile 2020
Autodefinitosi in maniera ironica “Poveta Romagnolo Vinificatore”, caratterizza le sue esibizioni per l’accento tipico e un abbigliamento un po’ rétro e démodé. Giacobazzi nasce come conduttore radiofonico nel 1985 in una radio privata in cui resta in attività fino al 1992 facendo, in questo periodo, sporadiche presenze in trasmissioni in onda su emittenti private. È una colonna portante dello spettacolo “Costipanzo Show” assieme a Maurizio Pagliari, alias Duilio Pizzocchi. Il debutto su un vero palcoscenico avviene il 19 marzo 1993 con la presentazione del Maurizio Costanzo Show ma ben presto torna a presenziare in alcune trasmissioni di reti locali e in alcune pubblicità per le aziende dell’Emilia-Romagna. Nel 2001 viene pubblicato il suo primo libro “Sburoni si nasce” di cui è l’autore. Ma il vero successo arriva nel 2005 con il debutto a Zelig Off in cui, nelle varie serate, intrattiene il pubblico con storie e poesie surreali. Tipica del suo show è la scena d’apertura in cui, tenendo in mano una cartelletta gialla, finge sia un palmare e i documenti all’interno siano i fogli lettronici. Viene notato dagli autori di Zelig Circus che lo promuovono così in prima serata su Canale 5. Dal 2007 al 2010 è comico a Zelig.
Nel 2008 partecipa anche a una puntata della sesta serie di Don Matteo, in cui interpreta la parte di un assassino. Sempre nel 2008 viene pubblicato un altro suo libro: “Una vita da paura” che ha avuto molto successo. Nel 2009 viene pubblicato il suo terzo libro: “Quel tesoro di mio figlio”. Tipiche della sua parlata sono le espressioni pavura, povesia e la sua parlata dialettale: Stupito ed emozionato egli (il Poveta) si inginocchiò e disse “cut vegna un chencar, sei proprio te… l’insuperabile, l’insormontabile (ecc. ecc.) Ravul?”.
1. Ciao ANDREA ti ritroviamo a casa in questo periodo “particolare”, un mondo diverso dal tuo mondo di serate e di pubblico che assiste i tuoi show…direi che è una scelta dettata dalle situazioni, che fa in questi casi un comico, un artista? nel mio caso riordina la mansarda, poi passerà alla cantina ?
2. Chi sei? Andrea Sasdelli in arte Giuseppe Giacobazzi
3. Cosa rappresenta per te la comicità? Un lavoro che amo, la mia passione. Il modo per esorcizzare le paure e momenti bui.
4. Quale mestiere facevi prima di entrare nel mondo dello spettacolo? Ho lavorato per 17 anni nel settore della moda per una grande firma.
5. Come fa uno che ha fatto il tuo lavoro a trasformarsi in comico? Il mio amico (e maestro) Duilio Pizzocchi mi convinse ad andare sul palco con lui ed io accettai. Non lo ringrazierò mai abbastanza.
6. Quale altro mestiere avresti potuto fare? Il conduttore radiofonico. Avevo iniziato a trasmettere in una piccola radio nell’84, con mio zio. Facevamo un programma notturno pieno di musica e gag comiche.
7. In un’epoca dominata dalla televisione, perché ritornare a fare le piazze o teatri? Non ho mai amato molto la tv. Il contatto col pubblico è la cosa essenziale per un comico. Zelig era una perfetta eccezione: veniva ripreso dalla tv ma era dentro un teatro e nessuno obbligava il pubblico ad applaudire o a ridere. Uno spettacolo live vero.
8. Nei panni di uno spettatore, rideresti alle tue battute? Credo proprio de sì. Mi capita di ridere anche intanto che le dico.
9. Il ricordo più bello della tua carriera? Ho troppi bei ricordi. Faccio fatica a scegliere. Uno a caso: la telefonata di Salemme che mi voleva nel suo film. Credevo fosse uno scherzo.
10. Quello più imbarazzante? La partecipazione ad una convention molti anni fa. Dopo 4 ore di conferenza, mi fecero salire sul palco a fine cena e in coda alle premiazioni dei dipendenti. I presenti erano stremati! Non ho mai faticato tanto a strappare un sorriso.
11. Potresti diventare un donatore di sangue?Già fatto, anche se ho una paura boia degli aghi. È un piccolo sforzo che però significa tanto. Per tutti.
12. Perché No (eventualmente)?
13. La tua più bella battuta…Spero la prossima…?
un grande comico, ma anche un grande uomo …Grazie ANDREA, alla prossima, qui il tuo video legato alla donazione del sangue!