intervista di Cibotto Enrico direttore artistico Riso fa buon sangue 07 aprile 2020
Milano, 2000. Frequenta il Liceo e studia recitazione a “Quelli di Grock”. A 15 anni ha cominciato a scrivere e provare monologhi comici, ha vinto alcuni premi nei Festival di cabaret tra i quali il Premio Riso fa buon sangue e Lino Toffolo nel 2018, e nel 2017 ha esordito in televisione con Stand Up Comedy su Comedy Central. Nel 2018 ha vinto
il prestigioso premio “Nebbia” per il cabaret, ha registrato il suo primo one man show per Zelig TV e partecipato come ospite fisso a Zelig Time.
1. Ciao DAVIDE ti ritroviamo a casa in questo periodo “particolare”, un mondo diverso dal tuo mondo di serate e di pubblico che assiste i tuoi show…direi che è una scelta dettata dalle situazioni, che fa in questi casi un comico, un artista? In questi giorni sto pensando molto. Non riesco a scrivere né a lavorare online, quindi ne approfitto per riflettere su qualsiasi cosa mi passi per la testa.
2. Chi sei? Sono Davide Calgaro, un ragazzo di 19 anni che sta provando a diventare un attore.
3. Cosa rappresenta per te la comicità? La comicità per me rappresenta la possibilità di esorcizzare degli argomenti che nella vita mi turbano.
4. Quale mestiere facevi prima di entrare nel mondo dello spettacolo? Studente.
5. Come fa uno che ha fatto il tuo lavoro a trasformarsi in comico? Cerca di diplomarsi e fa più gavetta che può.
6. Quale altro mestiere avresti potuto fare? Non ne ho idea, non ho mai provato a fare altro e non sono sicuro che ci sia altro che sappia fare. Se fossi costretto a reinventarmi in futuro vorrei comunque lavorare nello spettacolo. Magari dietro le quinte come regista o come autore..
7. In un’epoca dominata dalla televisione, perché ritornare a fare le piazze o teatri? Perché non credo che sia un’epoca dominata dalla televisione. La televisione sta morendo e viene progressivamente sostituita dal web e dalle piattaforme streaming, che probabilmente moriranno a loro volta. Una dimensione che mi piace pensare sia eterna è il live. L’essenza del mestiere del comico si svolge sul palco.
8. Nei panni di uno spettatore, rideresti alle tue battute? No, quasi tutto quello che scrivo mi annoia dopo un paio di giorni.
9. Il ricordo più bello della tua carriera? L’anteprima del film di Aldo, Giovanni e Giacomo all’Odeon di Milano. Alla fine del film tutta la sala era in piedi. Non ricordo un emozione altrettanto grande in tutta la mia vita.
10. Quello più imbarazzante? Molte serate in cui ho fatto il gelo. Locali con persone ubriache che mi hanno gridato di scendere. Esibizioni davanti a 3 persone. Di ricordi imbarazzanti ne ho davvero tanti.
11. Potresti diventare un donatore di sangue? Sì.
12. Perché No (eventualmente)?
13. La tua più bella battuta…“Vivo in una famiglia numerosa: siamo in 8. Mia mamma ha partorito 6 figli e ci tiene sempre a ribadire il fatto che siamo stati voluti tutti allo stesso modo: da mia sorella più grande Noemi fino a mio fratellino più piccolo Bastacazzo.”
sei bravo, sono convinto che ne farai di strada, hai il giusto approccio …… Grazie Davide, alla prossima, qui il tuo video legato alla donazione del sangue!