5 cose che (forse) non sapevi sulla risata. Parte 1^.
“Riso Fa Buon Sangue si basa sull’equazione sorriso=donazione. Di donazione abbiamo già parlato -e parleremo ancora molto- ma della risata siamo sicuri di sapere tutto?”
Nonostante l’esperienza quotidiana ci insegni che la risata è una risorsa gratuita e straordinaria a cui si può attingere anche nei momenti più difficili, nei secoli si sono scontrate due percezioni diverse della risata: da una parte l’idea che sia “negativa” perché si andrebbe a deridere di qualcosa o di qualcuno -pensiamo infatti al sarcasmo-, all’opposto invece, che sia un potente mezzo di comunicazione, attraverso il quale raggiungere il benessere fisico e mentale. La verità sta nel mezzo, ovvero solo alcuni tipi di comicità sono buoni e proprio per tale motivo, vogliamo fare luce su alcune verità (che forse non sapevate) e sfatare qualche bugia (che forse avete creduto vera) sull’arte del saper ridere.
1- La credenza del potere della risata come risorsa di guarigione, nonostante non accettata da tutti, ha origini antichissime. Può sembrare davvero incredibile, ma anche la Bibbia testimonia questo fatto, infatti si può trovare scritto: “Un cuore allegro è una buona medicina, mentre un’anima sofferente secca le ossa.” (Pr. 17,22). Inoltre, nell’Antico Testamento se Dio è presentato come una entità assai severa, vi stupirà forse sapere che il nome del primo figlio di Abramo, Isacco, significa…Dio ha sorriso!
2- Forse non ci avete mai pensato, ma ancora prima di parlare noi impariamo a ridere. Anzi, a sorridere, in quanto ridere è l’effetto di qualcosa che ci provoca il sorriso. Iniziamo a “percepire” la comicità a soli pochi mesi di vita: all’inizio principalmente a livello fisico, per esempio ricevendo il solletico. In questa ottica, ridere si caratterizza come il primo modo che usiamo per comunicare con gli altri. Successivamente crescendo, esplorando i tanti aspetti del mondo che ci circonda e confrontandoci con tutta la vasta gamma di emozioni e sentimenti, ridiamo anche di una barzelletta, di un dialogo o cogliendo il lato buffo di una situazione.
3 – “Ridi e il mondo ti sorriderà ” non è solo un modo di dire perchè la risata è veramente contagiosa! Uno studio effettuato dall’University College e dall’Imperial College di Londra e pubblicato nel 2006, ha dimostrato che quando vediamo qualcuno che scoppia in una risata, nel nostro cervello si attivano le stesse aree di quando siamo noi stessi a ridere. A questo stimolo il cervello risponde più velocemente rispetto a qualunque altra forma espressiva e l’esperienza ce lo insegna: pensiamo a quanto sia difficile non farsi coinvolgere quando tutti intorno a noi ridono! Si è ipotizzato che questo meccanismo involontario sia parte della nostra evoluzione e creato per aumentare il nostro livello di socializzazione -lo sappiamo bene quanto possa diventare noioso stare in compagnia di qualcuno “troppo serio”- e quindi di sopravvivenza.
4- John Mulcaster e Francois Joubert, due chirurghi del lontano Cinquecento, lo raccomandavano ai loro pazienti: “ridi per tenerti in forma”. E non avevano tutti i torti nel dispensare questo consiglio: un minuto di risate corriponde ad un moderato esercizio aerobico. Non ci credete? Quando i nostri sensi percepiscono qualcosa che consideriamo divertente, a partire dal cervello avvengono tutta una serie di cambiamenti in cui è coinvolto l’intero nostro corpo: i primi a risentirne sono i muscoli del volto, ma più l’effetto della risata è duraturo, più si coinvolgono anche quelli dell’addome, della schiena, del collo, della gola. Nel frattempo il cuore, assistendo a tutti i grandi cambiamenti elencati, aumenta le sue pulsazioni, arrivando anche a 120 battiti al minuto, facendo salire la pressione arteriosa, che poi, quando smettiamo di ridere, gradualmente ritorna al livello normale. Pompando più velocemente il sangue nelle arterie, si ha un ispessimento del rivestimento interno dei vasi sanguigni, proprio come si facesse attività fisica.
5- Considerato il punto precedente, qualcuno potrebbe chiedere: ma non sono proprio i bruschi sbalzi di pressione (come succede dopo una grande emozione) a far aumentare il rischio di attacchi cardiaci? Significa forse che si può davvero “morire dal ridere”? Assolutamente no! Quando ridiamo, vengono rilasciati tutta una serie di ormoni “buoni” (come adrenalina, endorfine e edopamina) che innalzano le difese immunitarie e soprattutto ci danno un sensazione di benessere: forse è per questo motivo che l’aumento di pressione, dovuto al ridere, non porta effetti negativi.
Il modo di dire “morire dal ridere”, nasce probabilmente dall’idea che la risata è una vera e propria risorsa per contrastare la negatività e i timori legati ad essa. E’ proprio con questo spirito che noi di Riso Fa Buon Sangue affrontiamo le paure di aghi, malattie e ospedali, elementi ai quali si associa purtroppo la donazione.
Cari Amici, voi le sapevate queste cose? Torneremo sull’argomento, ma se desiderate approfondire uno o più punti, aggiungere le vostre considerazioni o offrire nuovi spunti, scrivete a: ufficiostamparfbs@gmail.com.