Sabato 1° dicembre si è svolta a Verona la 16° tappa del tour 2018 di Riso Fa Buon Sangue. Un pubblico particolarmente numeroso, caloroso, partecipe ha reso il Teatro Gran Guardia sold-out già alcuni giorni prima dello spettacolo, premiando generosamente la scelta di ospitare la tappa del tour di Riso Fa Buon Sangue in occasione del 70° Compleanno di Avis.
La serata è condotta da Paolo Franceschini, vero maestro d’intrattenimento che, con grande naturalezza e fine tempismo, accompagna e segue gli artisti e le loro performance. Accoglie e saluta il numerosissimo pubblico presente in sala entrando alla “Pippo Baudo”, illuminato dal fascio diretto di luce “occhio di bue”.
Salgono sul palco Paola Silvestri, presidente Avis Comunale di Verona, l’assessore Servizi sociali, Turismo sociale, Lavoro, Istruzione, Personale del Comune di Verona, Stefano Bertacco, la Presidente Provinciale Avis di Verona, Michela Maggiolo, il referente Avis regionale Veneto, Renato Russo.
La Presidente Avis Comunale di Verona, Paola Silvestri, illustra la realtà dell’Avis veronese: 5000 donatori e 9000 donazioni effettuate nel 2017 rendono l’Avis Comunale di Verona tra le più grandi d’Italia.
“La suddivisione in gruppi rionali-aziendali e scolastici (scuole superiori) stimola i ragazzi a donare: li iscriviamo a scuola e poi li accompagniamo al primo appuntamento: con questo sistema ne perdiamo molti di meno”.
E’ risultato naturale, in questa circostanza, rivolgersi al Direttore Artistico di Riso Fa Buon Sangue, Enrico Cibotto. L’evento ha consentito di realizzare molteplici obiettivi: ospitare lo spettacolo di Cabaret, che promuove la donazione del sangue; proporre un’iniziativa diversa e allettante; festeggiare i 70 anni dell’Avis Comunale di Verona; coinvolgere anche persone che non fanno ancora parte di Avis; fare dello spettacolo un’occasione per avvicinarsi alla realtà associativa. La Presidente afferma con soddisfazione: “Mi piace l’idea di parlare di donazione col sorriso, perché la donazione è importante e non deve fare paura”, ma non manca di sottolineare che “servono l’unione e la collaborazione a donare da parte di tutti per garantire la vita alle persone.”
La Presidente Provinciale Avis di Verona, Michela Maggiolo, ringraziando per l’ invito ricevuto, rivolge all’Avis Comunale i complimenti per il traguardo importantissimo di 70 anni di attività nel territorio, che ripagano i volontari e i donatori dell’impegno profuso con tanta generosità.
Il referente Avis Regionale Veneto, Renato Russo, porta i saluti del Presidente Regionale, Giorgio Brunello, e ribadisce l’importanza di iniziative come questa, volte a coinvolgere i giovani, al fine di garantire il ricambio generazionale, necessario per rinnovare una linfa vitale per tante persone bisognose.
E’ un momento di vera commozione quello che porta sul palco Alessandro. Accompagnato da un presentatore, che sa sempre scegliere la soluzione più giusta per introdurre i suoi ospiti, il giovane non più vedente, con semplicità e garbata spontaneità, confessa di dovere la propria vita alle oltre 100 sacche di sangue trasfuso, resesi necessarie per far fronte ad un grave incidente occorsogli anni prima.
Per il format Musica Fa Buon Sangue apre la serata la veronese Chiara Granetto. La giovane cantante veneta, che ha partecipato a The Voice of Italy, apre lo show sulle note di Ain’t no sunshine di Bill Withers, quindi prosegue interpretando con timbro personale Oggi sono io di Alex Britti e poi Never Engout. Performance suggestiva anche quella di Roberto Pignataro, cantante milanese, che con voce calda e avvolgente intona prima I Don’t Want to Miss a Thing di Aerosmith, poi Torna a casa di Maneskin. Lo spazio della musica non si ferma qui: salgono sul palco gli autori ed interpreti della nuova sigla musicale del tour 2019 di Riso fa Buon Sangue, “Stoma Emsi feat. Galan”, duo milanese che collabora da dieci anni. Salito per la prima volta sul palco veronese, durante la serata il duo propone brani in stile rap/reggae.
A riscaldare la fredda serata veronese ci pensano anche i Globuli rosso (Davide Stavanato) e bianco (Paolo Favaro): con accento marcatamente veneto divertono il pubblico con le loro battute, ma sanno anche promuovere la donazione del sangue, catturando immancabilmente il sorriso di chi segue le loro performances.
Monologo toccante quello che segue, durante il quale Davide Stefanato illustra i motivi per cui diventare donatore. L’opera di “autoconvincimento” è volta al fine di superare l’ “agofobia”. Il sapiente tempismo nel cogliere le reazioni del pubblico consente, subito dopo, a Paolo Favaro di vestire i panni del meccanico Bueghin, da molti anni marito non proprio felice di Maria, che in chiave comica racconta aneddoti particolari della sua vita familiare.
Francesco Damiano nella prima parte della serata veste i panni dell’astronauta Vladimir Socov: con mimica fortemente incisiva ed esilarante descrive le vicissitudine che gli occorrono durante una missione spaziale; nella parte conclusiva dello spettacolo si propone come Giallorenzo, giovanotto tanto dalla fisicità prorompente quanto dalla infinita timidezza: le risate e gli applausi delle 700 persone che gremiscono la sala sono pienamente meritate.
Divertenti, come sempre, i due personaggi interpretati da Max Cavallari: la signora Olga e la bimba Annalisa.
Chiude la serata un’interpretazione veronese della tragedia shakespeariana Giulietta e Romeo. La versione, datane da Francesco Damiano e dedicata all’Avis di Verona, ricostruisce, in chiave tragicomica, la sventurata storia d’amore citando numerosissime località veronesi in cui è presente l’Avis.
Infine, il saluti del Direttore Artistico Enrico Cibotto, Paolo Franceschini, e tutti gli artisti saliti sul palco.
Chiudono la serata i saluti del direttore artistico Enrico Cibotto, di Paolo Franceschini e di tutti gli artisti saliti sul palco.
Con Riso Fa Buon Sangue le risate non mancano mai!!!
A Presto!